Sezione Arti Visive:
Arti Figurative, Digitali e Scenografiche
Sottosezione Restauro


Catania 
18 ottobre — 15 dicembre 2024
Accademia di belle arti di Catania
Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania
Palazzo della Cultura di Catania
Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea di Catania

«La cultura non è una professione per pochi: è una condizione per tutti, e completa l’esistenza dell’uomo. Ma ad ogni epoca la cultura cambia aspetto: continuamente rigetta opere che un tempo aveva magari venerato, e accoglie creazioni nuove, riscopre testi che aveva trascurato.»

Elio Vittorini, Presentazione «Corona Biblioteca Universale»,
n. 1, 23 maggio 1942.

— Premessa
Il Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito delle attività di promozione e valorizzazione dei talenti del sistema AFAM mediante la realizzazione del Premio Nazionale delle Arti, con nota della Direzione generale del 10 gennaio 2024 n. 418 ha richiesto le candidature per l’organizzazione e la gestione delle varie sezioni del Premio Nazionale delle Arti, a seguito di queste la commissione nominata con decreto direttoriale n. 125 del 7 febbraio 2022 riunitasi il 25 marzo 2024, con nota n. 6170 del 27 marzo 2024, ha incaricato l’Accademia di belle arti di Catania di organizzare e allestire la XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti, Sezione Arti Visive: Arti Figurative, Digitali e Scenografiche e la Sottosezione Restauro.
La mostra finale del concorso si svolgerà dal 18 ottobre al 15 dicembre 2024 presso il palazzo della Cultura ex Monastero di San Placido, la Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea e il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, luogo designato per la cerimonia di premiazione dei vincitori il giorno di inaugurazione della mostra.

— Comunità di saperi
Le Accademie di belle arti sono il tessuto di conoscenza e saperi, nel campo delle arti, del design, dell’innovazione e della sperimentazione tecnologico-multimediale, essenziali per lo sviluppo di nuove professionalità, necessarie all’identità culturale di un territorio intesa come bene collettivo e motore di sviluppo nazionale.
Dall’1 gennaio 2023, con il processo di statizzazione delle Accademie di belle arti di Bergamo, Genova, Perugia, Ravenna e Verona, sono ben venticinque le istituzioni statali oggi presenti sul territorio italiano. Con un bacino di utenza di oltre 30.000 studenti iscritti ai corsi di primo e secondo livello, e ai cicli unici quinquennali di restauro, con 2.700 docenti e 800 amministrativi, le realtà nazionali dell’Alta formazione artistica costituiscono una vera comunità di saperi in grado di dare un apporto essenziale alla formazione intellettuale del nostro paese. Dalle tecniche tradizionali patrimonio delle arti visive ai nuovi linguaggi espressivi; dalla progettazione applicata all’impresa e all’industria culturale alla formazione inerente ai beni culturali. Le Accademie sono oggi in grado di fornire in modo accurato una risposta al fabbisogno formativo e intellettuale, legato a tutti gli ambiti della progettualità artistica, promuovendo sempre più modelli sinergici e sperimentali in linea con i più dinamici ambiti dell’occupazione anche in campo internazionale.
Quella delle Accademie è un’offerta formativa che non teme il confronto, anzi lo promuove e lo auspica, perché ha saputo intendere le arti come un bene che sa connettere l’ingegno del singolo ai bisogni e ai sistemi articolati della società contemporanea, una comunità.

— Accademia come comunità
Dal latino communĭtas-atis «comunanza», e communis «comune», il termine ‘comunità’ rappresenta un gruppo di persone che hanno interessi ‘comuni’ e necessità consimili.
In questo senso le Accademie di belle arti disegnano un collegamento nazionale, di saperi storico/umanistici e tecnico/scientifici, capace di rappresentare la realtà creativa in funzione delle tipicità economiche e culturali del territorio. L’identità di un luogo, così come di una nazione, non è l’omologazione di una conoscenza ma, al contrario, è un contenuto eterogeneo composto da frammenti espressivi di diverse competenze, da quelle tradizionali a quelle tecnologiche, da quelle artistiche a quelle progettuali, da quelle artigianali a quelle intellettuali. Ed è questa, l’identità eterogenea e complessa che va a strutturare il DNA formativo di ogni istituzione AFAM, dal Nord al Sud del nostro Paese, con la consapevolezza che i laboratori, vero anello di congiunzione tra sapere e sapere fare, sono il nostro valore aggiunto che non può avere alternativa, preziosissima risorsa impossibile da sostituire e vanto di ogni Alta formazione in arte.
Cinema, Fotografia, Nuove tecnologie, Design, nuovi scenari artistici e culturali, scientifici e tecnologici, valorizzazione del patrimonio culturale, editoria, sono solo una parte del panorama formativo entro cui gli studenti delle Accademie di belle arti strutturano il proprio sapere e propongono le loro opere, frutto di storie del loro personale pensiero individuale ma in grado di creare proposte culturali condivise, radicate nel presente con uno sguardo al domani, per migliorare il futuro della formazione e contribuire alla creazione di una coscienza intellettuale comune.
Un’ultima nota infine per il progetto grafico di questa edizione del Premio Nazionale delle Arti, per il quale ci si è voluti avvalere di un’identità visiva originale realizzata dal corso accademico di secondo Livello in Design per l’editoria coordinato dai docenti e supportato dai cultori della materia. Questa identità visiva, basata idealmente sull’aspetto grafico allusivo della messa in connessione delle città italiane che compongono una ‘rete dei saperi’, si avvale dell’impiego di un linguaggio grafico-testuale che prevede la realizzazione di un alfabeto che potremmo definire ‘Aba Saperi’: questo alfabeto permette di comporre parole, frasi e testi, rendendo l’immagine grafica in sé quasi un sapere comune, condivisibile delle diverse Accademie, dove le linee, che formano le lettere P, N e A a partire da forme geometriche come il cerchio, il quadrato e il triangolo, sono il prodotto di una forma connettiva tra punti quale chiave di lettura per la comunità di saperi di questa XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti.

Gianni Latino
Direttore Accademia di belle arti di Catania

 

 

Regolamento
Premio Nazionale delle Arti XVIII edizione

18 ottobre — 15 dicembre 2024
Sezione Arti visive: Arti Figurative, Digitali e Scenografiche
Sottosezione Restauro

 

— Concorso
L’Accademia di belle arti di Catania è sede designata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla Direzione Generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio, per organizzare e realizzare la XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti, Sezione Arti Visive: Arti figurative, Digitali e Scenografiche e la Sottosezione Restauro.

L’esposizione si terrà dal 18 ottobre al 15 dicembre 2024 presso l’Accademia di belle arti di Catania, il palazzo della Cultura ex Monastero di San Placido, la Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea e il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, luogo della premiazione dei vincitori il giorno dell’inaugurazione della mostra.

— Sezioni e sottosezioni del Concorso
La Sezione Arti Visive: Arti figurative, Digitali e Scenografiche comprende le seguenti sottosezioni:

  • Pittura
  • Scultura
  • Restauro*
  • Arti Grafiche
  • Decorazione
  • Scenografia teatrale, cinematografica e televisiva
  • Arte elettronica / Opere interattive
  • Fotografia
  • Arti performative / Arte relazionale
  • Videoinstallazione / Videoarte
  • Installazioni multimediali
  • Produzioni audiovisive di documentazione/narrazione

*La Sottosezione Restauro è autonoma e avrà uno spazio espositivo dedicato e una giuria diversa specializzata nel settore.

Il concorso è riservato agli studenti delle istituzioni e dei corsi accreditati del sistema AFAM, senza limiti di età e di nazionalità, purché regolarmente iscritti nell’anno accademico 2023–24. Per la Sottosezione di Restauro sono ammessi gli elaborati di tesi dall’a.a. 2022-23.
La regolare iscrizione è attestata dal Direttore dell’istituzione di appartenenza.
Non sono ammesse opere presentate nelle precedenti edizioni del Premio.

In allegato il regolamento Premio Nazionale delle Arti XVIII edizione

— Referente del Premio Nazionale delle Arti
Gianni Latino, Direttore dell’Accademia di belle arti di Catania

— Coordinamento, organizzazione e allestimento mostre Premio Nazionale delle Arti XVIII
Rosario Antoci, Marcella Barone, Gianluca Lombardo, Francesco Lucifora, Ambra Stazzone

— Referenti Sottosezione Restauro
Antonio Arcidiacono, Rocco Froiio

— Referenti identità visiva, progetto grafico e catalogo istituzionale
Gianni Latino con Giorgia Di Carlo, Martina Giustolisi, Ludovica Privitera

— Segreteria organizzativa pna@abacatania.it
Martina Giustolisi con Paola Briganti, Chiara Lombardo

Abacatania_Regolamento_Pna_XVIII_2024

Allegato_1_Editabile_–_Modulo_di_partecipazione_arti-visive

Allegato_2_Editabile_–_Modulo_di_partecipazione_restauro