Accademia di Belle Arti di Lecce
“Pratiche e metodologie nella performance site-specific”
Seminario/Workshop con Mary Zygouri
19-20 marzo 2024
Il seminario e il workshop “Pratiche e metodologie nella performance site-specific” con la performer, artista visiva e teorica Mary Zygouri, si terranno il 19 e il 20 marzo 2024 presso l’Accademia di belle Arti di Lecce.
Il seminario inizierà alle ore 10:00 il giorno 19 marzo, negli ambienti della biblioteca dell’Accademia. Mary Zygouri in dialogo con il prof. Salvatore Manzi (docente di Tecniche performative per le Arti Visive) proporranno una discussione che si concentrerà sulle molteplici declinazioni della performance art, nello specifico sul genere delle performance site-specific e sugli aspetti del postmoderno. Verranno inoltre presentati brevi video tratti dal lavoro recente di Mary Zygouri.
Il workshop con l’artista, del giorno 20 marzo (ore 10:00), prevede il coinvolgimento di allieve e allievi alla costruzione di un’azione performativa nel chiostro dell’Accademia.
Biografia dell’artista
Mary Zygouri (Atene, 1973) ha conseguito una laurea in Arti Visive presso la Athens School of Fine Arts e un Master presso il Chelsea College of Art and Design, Londra. Vive e lavora tra Atene e l’Italia. Nel 2017 è stata invitata a Documenta 14, esponendo ad Atene e a Kassel al Palais Bellevue. Tra le sue mostre personali figurano “The Repetition of the Impossible” presso Prometeogallery di Ida Pisani, Milano (2018) e “ZOOpoetics-ZOOpolitics” presso Studio Stefania Miscetti, Roma (2011). Ha performato ed esposto in numerose collettive presso musei e istituzioni internazionali, tra cui Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma; Mu.ZEE, Ostenda; EMST, Atene; MOMUS, Salonicco; Cittadellarte–Fondazione Pistoletto, Biella; Dutch Art Institute, Arnhem; IILA – Istituto Italo-Latino Americano, Roma; IKSV – Istanbul Foundation for Culture, Istanbul. Nel 2012 è stata premiata dalla ΑICA Hellas. Nel 2014 ha collaborato con Michelangelo Pistoletto alla performance “Venus of the Rags /INTRANSIT/ELEUSIS” all’Aischyleian Festival, Eleusis. Ha realizzato “ENYPNIO” (2019) al sito archeologico di Paestum con il supporto della Fondazione Gatto (Salerno) e “LYSIS” (2022) al sito archeologico di Amfiareio Oropos in Grecia, con il supporto della Fondazione NEON. Il suo lavoro è stato descritto e recensito in numerose riviste d’arte e accademiche.
Biografia Salvatore Manzi Con tesi in Storia dell’arte “Assenza dell’autore nell’opera d’arte contemporanea” con la prof.ssa Adachiara Zevi consegue a pieni meriti il percorso accademico presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, specializzandosi in Pittura.
Ha conseguito poi una laurea in Scienze bibliche e teologiche presso la Facoltà di Teologia valdese di Roma con tesi in Teologia Pratica con il prof. Enrico Benedetto dal tema “Aniconismo nell’arte contemporanea. La “pratica religiosa” nelle arti visive in Europa e negli Stati Uniti”.
Interessato fin dagli esordi all’iniquità del sistema e del mercato dell’arte dal 1999 al 2002 intraprende un difficile percorso di azzeramento creativo. Prende parte e organizza diversi collettivi, atti a sviluppare processi di spersonalizzazione artistica, singolare risulta la ricerca che l’artista affronta nel progetto “Zak Manzi” che mette in discussione il ruolo della firma e della produzione nel prodotto artistico. In seguito si volge ad una ricerca più ampia e nei suoi lavori, compaiono numerosi riferimenti al disagio sociale, alla psichiatria, alla politica, alla libertà d’informazione.
Dal 2006, in seguito alla sua conversione alla fede evangelica, la sua ricerca si infittisce di contenuti spirituali, le opere sottendono una indagine sull’analisi dell’invisibile e della cosmizzazione.
Insegna Installazioni Multimediali e Tecniche Performative per le Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Vive e lavora tra Napoli e Lecce.