Accademia di Belle Arti di Lecce

Workshop
NIENTE ALL’ORIZZONTE
SAMUEL BECKETT
con Antonio Panzuto

Incontro preliminare on-line
26 settembre 2024

Lettura e interpretazione testi
dall’1 al 4 ottobre 2024

Studio e progettazione
dal 7 al 11 ottobre 2024

Realizzazione scenografie e prove performance
dal 16 al 17 ottobre 2024

Messa in scena e rappresentazione finale
18 ottobre 2024

Progetto coordinato dai docenti: Rosanna Lerede, Salvatore Manzi, Vincenzo Sansone

Per partecipare al workshop inviare la richiesta di adesione entro il 21 settembre 2024 al prof. Salvatore Manzi: manzi.s@accademialecce.edu.it e unitamente all’ufficio di protocollo: protocollo@accademialecce.edu.it

Accreditamento per gli/le studenti /sse: 1 credito formativo
Workshop a numero chiuso: max 15 partecipanti

Samuel Beckett ha rivoluzionato il teatro del Novecento. Poeta, drammaturgo e scrittore, è uno degli intellettuali più influenti del XX secolo: ha lasciato un’eredità artistica che condiziona ancora oggi la scrittura teatrale e la drammaturgia contemporanea. Beckett tratta dell’imperscrutabilità dell’io, dell’incomunicabilità, del confronto fra coscienze, della rassegnazione e dell’impotenza dell’uomo di fronte alla perdita di tutte le certezze, durante e dopo le tragedie del ‘900. Come per i volti dipinti di Bacon, i suoi testi sprigionano parole che straziano la comunicazione, l’espressione e la forma.

Aspettando Godot e Finale di partita sono opere che mettono a nudo la condizione umana dopo le catastrofi belliche, testi che indagano il paradigma dell’essere al mondo e dello scorrere inesorabile del tempo. Con Beckett siamo costretti a guardare il malessere esistenziale che pervade anche l’epoca in cui stiamo vivendo.

“…L’immaginazione soccorre l’esperienza” Virginia Woolf

Finalità e metodologia
Il workshop sarà guidato in maniera molto aperta e libera, provando e ricercando strade anche non necessariamente semplici e di facile conduzione, ma sicuramente legate alle diverse personalità, per arrivare ad un metodo creativo basato sulle capacità personali e specifiche e non sulla semplice fruizione di tecniche. Si valorizzano in questo modo per i/le ragazzi/e non solo le tematiche e le scelte drammaturgiche ma si sviluppano anche materiali di ricerca, esempi e possibilità, sistemi di lavoro e di approfondimento. Il workshop vuole far sperimentare alle studentesse e agli studenti dell’Accademia, non solo l’evento artistico che nasce sul palcoscenico ma anche quello legato ad altre forme artistiche, per capire come viene strutturato un set cinematografico, un allestimento teatrale, una installazione di arti figurative, plastiche e performative in genere. Verranno ripercorsi alcuni temi tradizionali, quali lo studio del bozzetto e del progetto scenografico, legando il lavoro all’analisi del testo ed alla sua scansione drammatica in scene o in atti o movimenti. A partire da segni, disegni, appunti, schizzi di lavoro, si aprono strade a problemi più complessi legati alla prospettiva, alla luce, all’illuministica, alla scenotecnica ed alla composizione. Oltre al disegno a mano libera, elemento determinate e imprescindibile, si utilizzeranno attrezzature tecniche quali la macchina fotografica, la fotocopiatrice, proiezioni e video per predisporre delle piccole messe in scena, capaci di ricreare in scala ridotta quella che sarà poi la scena teatrale e comprenderne i segreti e le possibilità di applicazione in scala reale. Proveremo a filmare, riprendere e montare con la telecamera i progetti in piccoli sets e teatrini di posa in miniatura appositamente costruiti e progettati, per impostare con gli studenti piccoli filmati. L’attività di sperimentazione, in questo senso, costituisce parte integrante della progettazione scenografica, per capire ed impostare le varie tecniche professionali di studio.