Manzi Salvatore

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Manzi Salvatore2024-03-18T13:20:48+00:00

SALVATORE MANZI

Salvatore Manzi nasce nel 1975 a Napoli.
Con tesi in Storia dell’arte “Assenza dell’autore nell’opera d’arte contemporanea” con la prof.ssa Adachiara Zevi consegue a pieni meriti il percorso accademico presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, specializzandosi in Pittura.
Ha conseguito poi una laurea in Scienze bibliche e teologiche presso la Facoltà di Teologia valdese di Roma con tesi in Teologia Pratica con il prof. Enrico Benedetto dal tema “Aniconismo nell’arte contemporanea. La pratica religiosa nelle arti visive in Europa e negli Stati Uniti”.
Interessato fin dagli esordi all’iniquità del sistema e del mercato dell’arte dal 1999 al 2002 intraprende un difficile percorso di azzeramento creativo. Prende parte e organizza diversi collettivi, atti a sviluppare processi di spersonalizzazione artistica, singolare risulta la ricerca che l’artista affronta nel progetto “Zak Manzi” che mette in discussione il ruolo della firma e della produzione nel prodotto artistico. In seguito si volge ad una ricerca più ampia e nei suoi lavori, compaiono numerosi riferimenti al disagio sociale, alla psichiatria, alla politica, alla libertà d’informazione.
Dal 2006, in seguito alla sua conversione alla fede evangelica, la sua ricerca si infittisce di contenuti spirituali, le opere sottendono una indagine sull’analisi dell’invisibile e della cosmizzazione.
Insegna Installazioni Multimediali e Tecniche Performative per le Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Vive e lavora tra Napoli e Lecce.

Karin Mack,

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI LECCE
Programma di Tecniche performative per le arti visive

ANNO 2023-2024 – 2° Semestre

Prof. Salvatore Manzi
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Le lezioni teoriche offrono alle studentesse e agli studenti un quadro complessivo dei fenomeni artistici che dagli anni Venti ad oggi hanno approfondito l’utilizzo del corpo nelle arti visive.
La performance art nasce come forma d’arte transitoria, in cui l’opera cessa di essere tale nell’attimo stesso in cui si realizza. Tra gli anni Sessanta e Settanta ha avuto il suo momento di massimo sviluppo affermandosi come occasione per testare i limiti del proprio corpo e allo stesso tempo per riflettere sulla partecipazione attiva del fruitore (pubblico).
Questa prassi anti-intellettuale si sviluppa intorno ad un concetto cardine: “il corpo non mente” ed è tra le discipline (anti-disciplina) più significative in ambito contemporaneo.
Tale ricognizione sarà offerta anche grazie a lezioni monografiche su autori chiave dei fenomeni in oggetto, visionando filmati e documenti fotografici.
Ogni allieva/o oltre all’approfondimento teorico è chiamata/o a produrre un progetto performativo partendo dalla propria sensibilità/interesse, attingendo, se lo ritiene opportuno, anche dalle conoscenze acquisite nel corso delle lezioni.

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Programma

1. Introduzione al corso. Il corpo performativo: dall’arte primitiva all’arte contemporanea.
2. Segno, simbolo e rito nella pratica performativa
2.1 Approfondimenti monografici: Francesco Cangiullo, Tristan Tzara, Fabio Mauri,  Gruppo Laboratorio 70, Gino De Dominicis

3. Il Sistema dell’arte contemporanea come pratica religiosa
4. Il corpo dell’artista: vittima e carnefice
4.1. Approfondimenti monografici: Yoko Ono, Otto Muehl, Bruce Nauman, Rebecca Horn, Chris Burden

5. L’happening negli Stati Uniti e l’Europa
6. Il pubblico e la solitudine nell’azione performativa
6.1. Approfondimenti monografici: Eleonor Antin, Giuseppe Desiato, Jannis Kounellis, Vettor Pisani, Francesca Fini

7. Il corpo e la televisione: integrazioni e decostruzioni
8. Documentazione foto e video dell’happening, processo archivistico o poetico?
8.1 Approfondimenti monografici: Nam June Paik, Wolf Vostell, Dan Graham, Peter Weibel, Carolee Schneemann

9. Limitazione politica e controllo sociale nella registrazione video del circuito chiuso
10. La body art come strumento di liberazione, di contestazione e di controinformazione
10.1. Approfondimenti monografici: Marina Abramović, Luigi Ontani, Adrian Paci, Cesare Pietroiusti, Ulay, Regina Jose Galindo

11. Asocialità e automatismi performativi
12. La dimensione “liturgica” dell’atto performativo
12.1 Approfondimenti monografici: Vito Acconci, Joseph Beuys, Bas Jan Ader, Shirin Neshat, Mary Zygouri
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Bibliografia

BARILLI Renato, Dorfles Gillo, Menna Filiberto, Al di là della pittura. Arte povera, comportamento, Body Art, concettualismo, Milano, Fabbri, 1978
CASSIRER Ernst, Filosofia delle forme simboliche, La Nuova Italia, Firenze 1966
DARLEY Andrew, Videoculture digitali. Spettacoli e giochi di superficie nei nuovi media, Franco Angeli, Milano 2006
DORFLES Gillo, Ultime tendenze nell’arte oggi, Feltrinelli, Milano 1999
FISCHER-LICHTE Erika, Estetica del performativo, Carocci, Roma 2014
GALLO Francesca (a cura di), La performance in Italia: temi, protagonisti e problemi, Carocci, Roma 2014
JONES Amelia, WARR Tracey (a cura di), Il corpo dell’artista, traduzione di M. Mazzacurati., I. Torresi, Phaidon, Londra 2006
MACRÌ Teresa, Slittamenti della performance, Volume 1, Anni 1960-2000, Postmedia books, Milano 2020
MACRÌ Teresa, Slittamenti della performance, Volume 2, Anni 2000-2022, Postmedia books, Milano 2022
MACRÌ Teresa, Il corpo postorganico, Costa & Nolan, Genova 2006
MU Chiara, MARTONE Paolo (a cura di), Performance art. Traiettorie ed esperienze internazionali, Castelvecchi, Roma 2018
VALENTINI Valentina, Mondi, corpi, materie. Teatri del secondo Novecento, Bruno Mondadori,  Milano 2007
VERGINE Lea, Body art e storie simili. Il corpo come linguaggio, Skira, Milano 2000
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Sitografia

-https://webzine.sciami.com

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Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
La frequenza al corso è obbligatoria, secondo le norme stabilite dal Regolamento Didattico.
L’esame finale prevede un colloquio inerente gli argomenti del programma e la discussione dell’azione performativa realizzata dalla studentessa/dallo studente, accompagnata da un progetto e documentata da un video.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI LECCE

PROGRAMMA DI INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI 

ANNO 2023-2024 – 2° SEMESTRE 

Prof. Salvatore Manzi

Il Corso offre alle studentesse e agli studenti una iniziale panoramica sulle principali forme di espressione artistica multimediale – excursus storico-critico -, andando a definire la “plurimedialità” come ipotesi di sconfinamento nell’utilizzo della “materia/materiale”. 

Gli strumenti della tecnica hanno da sempre interrogato l’artista rintracciando in essi elementi simbolici per decifrare il presente e il tempo da venire.

Ogni allieva/o è chiamata/o ad esprimersi in produzioni multimediali sperimentali partendo dalla propria sensibilità/interesse, attingendo, se lo ritiene opportuno, anche dalle conoscenze acquisite nel corso delle lezioni.

Programma

1 Il sacro “tecnologico”, dai riti magico-religiosi alla produzione artistica di base monoteistica

1.1 Approfondimenti sulla dimensione sciamanica e sacerdotale dell’artista

2 Il significato e l’utilizzo dei colori e della luce nelle civiltà antiche e contemporanee. Nascita delle opere ambientali, immersive, partecipative, abitabili

2.1 Approfondimenti monografici: Lucio Fontana, Bruce Nauman, Dan Flavin, Mario Merz, James Nizam

3 Le origini dell’installazione artistica e critica allo spazio espositivo (white cube)

3.1 Approfondimenti monografici: Fernand Léger, Marcel Duchamp

4 Dal multimediale al postmediale: ready-made, estetiche relazionali, citazionismo,  appropriazionismo (parodia, remake, veejay, mash up)

4.1 Approfondimenti monografici: Joseph Kosuth, James Turrell, Vettor Pisani

5 Il video e i suoi elettrodomestici: video-installazione, video-scultura, video-happening, video-scrittura, etc.

5.1 Approfondimenti monografici: Peter Campus, Joan Jonas, Nam June Paik

6 Il controllo sociale nella costruzione del circuito chiuso. La registrazione video come limitazione politica dell’individuo e prassi di liberazione poetica.

6.1 Approfondimenti monografici: Wolf Vostell, Dan Graham

7Estetica e visione delle macchine, interattività e arte generativa

7.1 Approfondimenti monografici: George Maciunas, Woody e Steina Vasulka

8 Trasmissione e ricezione: dall’analogico al digitale

8.1 Approfondimenti monografici: Gary Hill, Peter Weibel, RTMark

9 Media Art e Sistema dell’arte

9.1 Approfondimenti monografici: Walter De Maria, Hito Steyerl

10 Centri di produzione dei nuovi media, le origini: Television Gallery, Art/tapes/22

10.1 Approfondimenti monografici: Bill Viola, Tony Oursler, Dennis Oppenheim

11 Avanguardie e retroguardie nell’arte elettronica

11.1 Approfondimenti monografici: Fabrizio Plessi, Luciano Giaccari

12 Produzioni elettroniche interattive (Adobe Flash, Arduino, TouchDesigner, Max/MSP, Processing, Pure Data, SuperCollider, Vvvv. Raspberry, Ototo, Makey Makey, Colour Chaser, DIY Gamer Kit, Kinect;

12.1 Approfondimenti monografici: Studio Azzurro, Aldo Tambellini, Random International

Bibliografia

BICOCCHI Maria Gloria, Art/tapes/22, Edizioni del Cavallino, Venezia 2003

BOATTO Alberto, Lo sguardo dal di fuori, Cappelli, Bologna 1981

BORDINI Silvia, Videoarte & arte. Tracce per una storia, Lithos, Roma 1995 

DARLEY Andrew, Videoculture digitali. Spettacoli e giochi di superficie nei nuovi media, Franco Angeli Milano 2006 

FADDA Simonetta, Definizione zero. Origini della videoarte fra politica e comunicazione, Costa & Nolan, Milano 2005

LIUZZI Sara, La Luce nell’Arte del Nuovo Millennio, Gangemi, Roma 2018

O’DOHERTY Brian, Inside the white cube. L’ideologia dello spazio espositivo, Johan & Levi, Milano 2012

Sitografia

https://www.arduino.cc

https://derivative.ca

https://webzine.sciami.com

https://processing.org

Il progetto di installazione multimediale può essere realizzato anche in gruppo, deve essere accompagnato da un testo esplicativo che chiarisca l’idea di base e le specifiche: eventuali schizzi di approfondimento, interazione, utilizzo dei materiali ed eventuale budget.

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