Perrone Aguinaldo

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Perrone Aguinaldo2023-03-06T09:22:01+00:00

AGUINALDO PERRONE

ABPC66 – Storia dei nuovi media

AGUINALDO PERRONE (AGUÌN), 1967, ARTISTA, STUDIOSO DI CARTELLONISMO, DOCENTE DI STORIA DELL’ILLUSTRAZIONE E DELLA PUBBLICITÀ PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BARI DAL 2014 AL 2022. I SUOI LAVORI ARTISTICI SONO STATI ESPOSTI IN ITALIA E ALL’ESTERO: GERMANIA (BERLINO), PAESI BASSI (AMSTERDAM), USA (NEW YORK), E ALLA 54ªBIENNALE DI VENEZIA (PADIGLIONE PUGLIA). IL SUO NOME FIGURA NEL CATALOGO DEL MOMA ARCHIVES AND LIBRARY, NEW YORK (DADABASE, WORLDCAT N. 657719291) ED HA OTTENUTO PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI TRA CUI QUELLI DI STEVEN HELLER (SU PRINT MAG) E DI FUSAKO YUSAKI (NELLA PREFAZIONE AL LIBRO DITELO CON CARTELLONISMO). ALCUNI SUOI LIBRI D’ARTE SONO INOLTRE PRESENTI IN PRESTIGIOSE BIBLIOTECHE E COLLEZIONI INTERNAZIONALI: COLUMBIA UNIVERSITY LIBRARY (NEW YORK), BRITISH LIBRARY (LONDRA), BIBILOTHÈQUE FORNEY (PARIGI), MART (ROVERETO).

HA PUBBLICATO: AGUÌN, DISEGNI BARI, LITHOS, 2009; CHIEDETE LA LUNA, POSTFAZIONE DI LIVIO SOSSICORATO, SECOP, 2013; IL PRODOTTO DEFINITIVAMENTE SUPERIORE: RIFLESSIONI SUL CARTELLONISMOCORATO, SECOP, 2014; FORTUNATO DEPER1926 – PASSAGGIO DALLE PUGLIE, GEDI GRUPPO EDITORIALE, 2016; CATALOGO RAGIONATO DI MARCHI INUTILI E MANUALE DEL CARTELLONISTA MODERNOBARI, FAVIA, 2016; LA PUBBLICITÀ NEL SEGNO DEL FUTURISMO, IN GALLIANO CILIBERTI (CONSERVATORIO NINO ROTALA MUSICA RICERCATA, BARI, FLORESTANO ED., 2016; NELL’IPOTESI DEL CARTELLONISMOBITETTO, TIP. VITETUM, 2018; DITELO CON CARTELLONISMO, PREFAZIONE DI FUSAKO YUSAKIMACERATA, BIBLOHAUS, 2019; LA SENSUALITÀ MURALE DI GINO BOCCASILEPREFAZIONE A PAOLA BIRIBANTI, BOCCASILE LA SIGNORINA GRANDI FIRME E ALTRI MONDIROMA, CASTELVECCHI, 2019; C COME CARTELLONISMO, PREFAZIONE AD ARTURO LANCELOTTI, STORIA ANEDDOTICA DELLA RÉCLAMEMILANO, QUINTERI ED., 1912, RISTAMPA MACERATA, BIBLOHAUS, 2021; L’OMINO DI GIOVINAZZO. FORTUNATO DEPERO: 1926, PASSAGGIO IN PUGLIA, PREFAZIONE DI DOMENICO CAMMAROTA, PERUGIA, GRAPHE.IT, 2022.

Storia della fotografia

Programma di Storia della Fotografia.

La fotografia, tra arte e documento. Il media fotografico come molteplice filtro per la lettura del contemporaneo inanzitutto e per l’approfondimento di particolari contesti storici passati: dalle avanguardie al surrealismo e con un occhio costante ai giorni nostri. La fotografia è il minimo denominatore comune del cinema, della stampa, della televisione. Tutti questi media utilizzano, infatti, direttamente o indirettamente, il procedimento fotografico. Il corso dunque intende arricchire il bagaglio visivo degli studenti, esaminando materiali e documenti di collezione e di archivio per comprendere il ruolo fondamentale del media fotografico non solo come esercizio puramente artistico, ma come strumento in grado di investigare i costumi di una società attraverso le diverse espressioni della pubblicità, del reportage, del documentario, della moda, dell’editoria. Un approfondimento particolare sarà inoltre dedicato al rapporto tra fotografia e arte pubblicitaria nel corso del ‘900, con il coinvolgimento di realtà archivistiche e museali e di personalità del mondo del giornalismo e della cultura che ci introdurranno alcuni artisti pubblicitari del secolo scorso e il loro rapporto con lo strumento della fotografia per la realizzazione dei manifesti pubblicitari.

Bibliografia di riferimento:

  • Angela Madesani, “Storia della fotografia”, Bruno Mondadori, 2005.

  • Aguinaldo Perrone, “Ditelo con cartellonismo”, Biblohaus, 2019.

  • Nicolau, Agosti, Grasso, Vezzali, Lombezzi, Dajelli, Macconi, “Le tecniche dell’immagine”, Armando Editore, 1975.

I volumi adottati saranno comunicati ai ragazzi nel corso delle lezioni.

Programma del corso di Storia del Cinema e del Video.

Dall’intrattenimento al cinema impegnato: la narrazione storica del clima socio culturale dell’Italia, nel periodo compreso tra gli anni ’30 e gli anni ’60 fa da sfondo e premessa alla visione di alcuni film e materiali video, consentendo di ricostruire il “senso” di un film e di comprendere l’importante ruolo culturale del cinema. Il cinema infatti riflette i costumi di una società e nei suoi diversi generi rappresenta non solo uno strumento fondamentale di intrattenimento, ma anche d’indagine su fatti e contesti sociali e politici. Il corso, dunque, intende fornire allo studente un “bagaglio visivo storico” indispensabile per costruire quella sensibilità necessaria a chi intraprende carriere artistiche legate al mondo del cinema e della sua produzione.

Strumenti fondamentali di riferimento per il corso saranno le banche dati ovvero gli archivi che conservano i materiali cine-video di repertorio. Imprescindibile sarà anche lo sguardo al contesto contemporaneo. A tale ultimo proposito, gli studenti, raccolti in piccoli gruppi di ricerca, partendo da alcuni film e da materiale video da loro stessi selezionato, terranno delle brevi lezioni agli altri studenti del corso, nell’ottica di promuovere il concetto di condivisione e di contaminazione alla base di tutte le arti.

La storia del video, con le medesime premesse, verrà inoltre trattata mediante la consultazione diretta di alcuni importanti archivi (Istitutto Luce, Archivo del Cinema d’Impresa, Pubblicità e Progresso, Teche Rai, Mediateca Regionale Pugliese, per citarne alcuni), con lo scopo di analizzare lo strumento del video come supporto mediatico privilegiato per il racconto pubblicitario, documentaristico, sociale e promozionale. Un approfondimento particolare sarà poi dedicato al rapporto tra cinema e arte pubblicitaria nel corso del ‘900, con il coinvolgimento di realtà archivistiche e museali e di personalità del mondo del giornalismo e della cultura che ci parleranno della presenza dei manifesti pubblicitari all’interno delle scenografie di alcuni film e dei manifesti per il cinema come riferimento per lo studio grafico-illustrativo specifico e di indagine culturale.

Bibliografia di riferimento:

  • Giovanni De Luna, “Cinema Italia. I film che hanno fatto gli italiani”, edizioni Utet, 2021.

  • Aguinaldo Perrone, “Ditelo con cartellonismo”, Biblohaus, 2019.

  • Marcello Zane, “Scatola a sorpresa. La Gamma Film di Roberto Gavioli e la comunicazione audiovisiva in Italia dagli anni Cinquanta ad oggi”, Jaca Book, 1998.

  • Maurizio Graziosi-Pierluigi Raffelli, “Si disapprova” (Mostra con materiali ineditidagli archivi della censura cinematografica e opere di arte visiva), Anica edizioni, 1999.

  • “Cineprese futuriste”, atti del convegno internazionale nei cento anni del manifesto della cinematografia futurista, a cura di Enrico Bittoto, Pendragon, 2018.

I volumi adottati saranno comunicati ai ragazzi nel corso delle lezioni.

Programma di Storia del Design – biennio.

Premessa. 

Il design come progettazione di oggetti capaci di arredare una casa o di abbellire un grande spazio architettonico o urbano; la progettazione dei beni di consumo nell’ottica dell’useful object ovvero l‘ideazione e la realizzazione di oggetti/prodotti che siano in grado di coniugare l’estetica con la funzionalità. 

Obiettivi del corso. 

Presupposto della creatività di un bravo designer è il bagaglio visivo e, in particolare, lo studio della storia attraverso i concept dei designers del passato. Lo studio visivo delle migliaia di modelli di grafic-design realizzati tra gli anni ’60 del Novecento e i giorni nostri diventa centrale, ricercandoli nel campo dell’editoria, dell’advertising, della tipografia, del packaging, dell’architettura” pubblicitaria dei grandi spazi espositivi (padiglioni), degli espositori, dei gadget pubblicitari, del libro d’artista, della progettazione delle vetrine.  

Un approfondimento specifico sarà naturalmente dedicato alle creazioni di Fortunato Depero, considerato dal mondo dei designers un artista senza tempo, la cui modernità è ancora oggi fonte di ispirazione e riferimento di studio per tanti creativi contemporanei. 

Metodologia. 

Gli studenti individueranno preliminarmente un progetto da realizzare: verranno affiancati dal docente nella ricerca storica di modelli di riferimento necessari per il lavoro. In questa fase sarà fondamentale lo studio di materiali storici facenti parte dell’archivio e biblioteca personale del docente, tra cui pubblicazioni di settore di difficile reperimento. 

Bibliografia di riferimento. 

  • Per le riviste di settore: 

Art and Industry, The Studio Ltd, 1949; 

Modern publicity, raccolte 1946-1974, The Studio Ltd, London; 

Publicité, raccolte n. 9 – 13, Maurice Collet, Ginevra; 

The practice of design, con l’introduzione di Herbert Read, Lund Humphries, London, 1946. 

  • Per i libri: 

Elena Dellapiana, Il design e l’invenzione del Made in Italy, Einaudi, 2022; 

Renato De Fusco, Storia del design, Laterza, 1985; 

Fortunato Depero, Depero futurista (Imbullonato), Azari, 1927; 

Arturo Lancelotti, “Storia anedottica della réclame” (1913), riedizione a cura di Aguinaldo Perrone, Biblohaus, 2021; 

Leo Lionni, Tra i miei mondi. Un’autobiografia, a cura di Martino Negri e Francesco Cappa, Donzelli Editore, 2014; 

Enzo Mari, 25 modi per piantare un chiodo – sessant’anni di idee e progetti per difendere un sogno, Mondadori, 2020; 

Bruno Munari, Fantasia, Laterza, 1977; 

Aguinaldo Perrone, “Ditelo con cartellonismo“, Biblohaus, 2019; 

Emiliano Ponzi, The Great New York Subway Map, MoMA, NY, 2017. 

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